Traduzione ed esegesi sono indissolubilmente legate da un rapporto di interdipendenza: il dogma condiziona le scelte traduttive e la traduzione a sua volta fornisce il razionale su cui fondare il dogma. Questo saggio presenta la "Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture con Riferimenti" (TNM Rbi8-I) come paradigma, ossia come esempio di versione biblica in cui si č prestata particolare attenzione a tale condizionamento. I traduttori hanno fatto ogni sforzo per emancipare il testo dall'influenza dogmatica. Lungi dall'intenzione degli autori dimostrare che sia una traduzione perfetta o migliore di ogni altra disponibile, essi evidenziano, con competenza e rigore scientifico, come le critiche di cui la TNM č stata oggetto dalla prima edizione del 1950 (l'ultima revisione inglese č del 2013), siano ingiustificate e frutto di pregiudizio. Una sorte simile fu riservata ad altre traduzioni (es. Tyndale e Lutero) che, inizialmente esecrate, ora vengono esaltate come pregevoli esempi annoverati nella storia delle traduzioni bibliche.
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